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Teatro

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Salto di specie

Controcanto Collettivo

Salto di specie

Clara Sancricca

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Teatro Pietro Aretino

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18 Mar 2023

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17:30

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Salto di specie è un’indagine sul tema dell’empatia tra esseri viventi e sui meccanismi che ne favoriscono o ne arrestano il flusso.

Regia teatro Clara Sancricca

Con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Clara Sancricca

Scene e costumi Rebecca Valloggia

Luci Martin Emanuel Palma

Produzione Controcanto Collettivo / Progetto Goldstein progetto vincitore del bando Toscana Terra Accogliente a cura di RAT (Residenze Artistiche della Toscana) in collaborazione con Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Toscana Spettacolo e Centro di Produzione della Danza Virgilio Sieni residenze artistiche presso Catalyst, Giallo Mare Minimal Teatro, Murmuris, Teatrino dei Fondi, Teatro Popolare d’Arte

Salto di specie è un’indagine sul tema dell’empatia tra esseri viventi e sui meccanismi che ne favoriscono o ne arrestano il flusso.

La relazione tra uomo e animale nella nostra porzione di mondo vive in un certo senso un paradosso: al rapporto stretto e quasi filiale che spesso l’uomo instaura con alcune specie animali fa da contrappunto lo sfruttamento indiscriminato e indifferente che riserva ad altre. Cosa impedisce all’empatia di propagarsi? Come si costruisce e come si abbatte l’argine che la confina?

L’orizzonte della nostra empatia abbraccia ciò che ci è vicino, ciò che ci è visibile e soprattutto ciò che ne è ritenuto degno. Ma i confini di questa dignità sono tracciati con un righello ambiguo e spietato; un criterio di utilità, di gusto e persino di capriccio, che ci piace e ci serve chiamare – alternativamente – natura o cultura.

Ma se per un palpito, o anche solo per accidente, qualcosa ci disarmasse lo sguardo allora magari i tracciati potrebbero confondersi, le gerarchie saltare e potrebbe aprirsi uno spazio dove niente sia valido se non la misura del dolore.

drammaturgia Controcanto Collettivo

scenografia Michelle Paoli

foto di scena Simone Galli

organizzazione Gianni Parrella

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Teatro Pietro Aretino

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