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Cinema

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RASTRELLI. Arte, teatri e attori al tempo della peste

Teatro di Anghiari – Catrina Producciones

RASTRELLI. Arte, teatri e attori al tempo della peste

di e con Andrea Merendelli

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Cinema Eden

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24 Ott 2021

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22:30

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C’è sempre stato un “tempo della peste“… Come se la vita che conosciamo reclamasse sul palcoscenico del mondo, una danza periodica di Morte. Una danza macabra che fa stridere i denti e tremare le assi della scena, dove si agitano con lazzi e risate nere gli untori per eccellenza e per fama: attrici, attori e cantambanchi, girovaghi irregolari e promiscui, portano con sé il marchio infame del contagio.

Titolo cinema RASTRELLI. Arte, teatri e attori al tempo della peste

Regia cinema Teatro di Anghiari – Catrina Producciones

Proiezione del film RASTRELLI. Arte, teatri e attori al tempo della peste

al termine incontro con

Siro Ferrone Università degli Studi di Firenze

Prof. Francesca Simoncini Università degli Studi di Firenze

Simone Marcelli e Andrea Merendelli regista e autore del film

C’è sempre stato un “tempo della peste“… Come se la vita che conosciamo reclamasse sul palcoscenico del mondo, una danza periodica di Morte. Una danza macabra che fa stridere i denti e tremare le assi della scena, dove si agitano con lazzi e risate nere gli untori per eccellenza e per fama: attrici, attori e cantambanchi, girovaghi irregolari e promiscui, portano con sé il marchio infame del contagio.
Il teatro è notoriamente contagioso. La peste di ieri (e quella di oggi) ci insegnano che come il contagio ha bisogno del suo untore, così il ritorno alla vita ha bisogno di un racconto che guardi avanti. La vita ha bisogno dell’Arte.
Rastrelli. Arte, teatri e attori al tempo della peste è un racconto fortemente simbolico e contemporaneo, che mostra disegni e scene mai viste prima, vere opere d’arte davanti alle quali si sono esibite compagnie di comici itineranti. Attrici che si sono fatte ritrarre da Maria Maddalena o si sono finte pazze per scoprire il seno con un pretesto scenico e aggirare così la Santa Inquisizione. Una di queste attrici-Maddalene, viene ritratta da Cristofano Allori. Per secoli, nessuno si cura di questo misterioso dipinto, appeso in un teatrino di corte fra Stato della Chiesa e Granducato di Toscana durante la peste del 1630, e lì rimasto fino ad oggi, pandemia 2020-21. Un meraviglioso dipinto dimenticato in una stanza “de le Comedie” da quasi 400 anni. Il ritratto – considerato fino ad oggi scomparso – della più grande attrice della Commedia dell’Arte: Virginia Ramponi Andreini, moglie di Giovanbattista Andreini, lo Shakespeare italiano.
Rastrelli arriverà a quel dipinto attraverso un viaggio virtuale e fantastico, fra immagini inedite, ricostruzioni di scenografie mai viste prima tratte dai disegni di Giovanni e Cherubino Alberti, conservati agli Uffizi. Bozzetti per vere e proprie opere d’arte effimera, sbranate dai cani di un principe e bruciate dal fuoco al tempo della peste manzoniana. Siamo in una piccola città della Toscana, Anghiari: la città dei Teatri. Ne conta ben sei, uno più bello dell’altro. Episodio centrale di questa storia tanto affascinante quanto sconosciuta: una compagnia di attori itineranti, resta bloccata dalla peste fra lo Stato della Chiesa e il Granducato di Toscana. È il 1631. Forse arrivano da Siena. Si sa poco di loro, ma di sicuro si sa che l’alternativa a morire di peste, è morire di fame. Non resta che provare a recitare: il governatore dei Medici (che, ironia della fame e della sorte, si chiama Capponi), dà ai comici il permesso di tornare a recitare: si tolgono i “rastrelli” messi alle porte della città (vere e proprie muraglie di assi di legno per frenare il contagio) e con queste si monta un palcoscenico, senza curarsi troppo delle “distanze di sicurezza”: i “cantambanchi” festeggiano così la fine dell’epidemia e a fine commedia finalmente si mangerà..
Una storia mai narrata finora, un ritorno alla vita attraverso la bellezza dell’Arte e la forza dirompente del Teatro, raccontata da Andrea Merendelli, in un viaggio dove reale e virtuale fioriscono da opere d’arte e documenti d’archivio in gran parte sconosciuti, vincendo così il virus peggiore: la perdita della memoria di chi siamo.

 

di e con Andrea Merendelli
e con Alessandra Chieli e Giuliano Del Taglia
regia Simone Marcelli

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