Lo spettacolo mette il pubblico nello scomodo ruolo di una sorta di giuria postuma.
E Production / Fanny & Alexander
Votandoti completamente a quella causa
regia Luigi De Angelis
drammaturgia Chiara Lagani
con Andrea Argentieri
Andrea Argentieri indossa i panni dell’accusato e, a partire dalle testimonianze rilasciate in vita da Charles Manson, incarna una sorta di ritratto mimetico del personaggio facendoci ripercorrere i meandri della sua mente labirintica, istrionica, scivolosa e manipolatoria. È così che si imprimono nella voce e nel corpo dell’attore i ritmi, la gestualità spezzata e gli sguardi mutevoli del personaggio che gli è ora matrice, come se ci trovassimo per un attimo di fronte a un fantasma, che ci visita proprio nel momento in cui ci accingiamo a formulare un giudizio.
Lo spettacolo mette il pubblico nello scomodo ruolo di una sorta di giuria postuma: in un buio compatto e sonoro, immersivo e incubotico, si dipingono all’improvviso frasi secche e ritmate, che portano a una riesumazione narrativa e sensoriale degli eventi, come se per un attimo ci trovassimo nella famosa villa dell’omicidio e infine nel tribunale vociante di arringhe dove Manson è stato processato.
Teatro Pietro Aretino