Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate e Anfiteatro Romano
23 Nov 2024
9:00
All’origine del nome “Vasari” c’è Giorgio di Lazzaro, che di mestiere era “vasaro” e che ritrovò i modi del colore rosso degli Arretina vasa
Il Museo Archeologico Nazionale di Arezzo partecipa alle celebrazioni per il 450° anniversario della morte di Giorgio Vasari raccontando, attraverso riferimenti letterari, documenti e reperti, i legami dell’autore delle Vite con le antichità della sua terra. Fra queste occupano un posto di rilievo i vasi aretini e la Chimera, prodotti altissimi di un artigianato locale raffinato nella tecnica e colto nelle ispirazioni iconografiche nel quale Vasari riconosceva l’espressione della maniera etrusca.
La prima tappa della mostra permette di entrare nel mondo degli Arretina vasa e di apprezzarli assumendo la prospettiva di Vasari. Queste ceramiche da mensa tipiche dell’Arezzo romana e dalla straordinaria fortuna in età antica costituiscono parte dell’esperienza del nostro Giorgio per due aspetti: da un lato – come gli aretini di ogni tempo – egli è testimone diretto e ammirato di continui ritrovamenti nei tanti cantieri cittadini; dall’altro egli ha dei bei vasi rossi una conoscenza mediata dalle memorie familiari, che ci riporta.
L’esposizione, piccola ma densa di spunti e rimandi, spiega l’origine del nome “Vasari” e racconta, parafrasando un brano della Vita dell’avo Lazzaro, le straordinarie vicende del nonno Giorgio di Lazzaro, “vasaro” e archeologo ante litteram, nonché responsabile – proprio grazie ai vasi aretini – di un primo prezioso contatto con la casata dei Medici.
La mostra ha costituito l’occasione anche per un approfondimento della ricerca storico archeologica sul sito delle Carcerelle, nella periferia occidentale della città, di cui si comprova la vocazione produttiva già messa in luce dalle prime indagini di Giorgio di Lazzaro. Qui trova spazio anche una piccola anteprima degli studi in corso da parte dell’Università del Molise sulle ceramiche aretine della collezione Gorga.
L’esposizione si chiude con un invito a ricercare nelle pitture vasariane riferimenti al ricco repertorio iconografico attestato sui vasi color corallo decorati a rilievo.
BIGLIETTO ONLINE
€ 9,00
(€ 6,00 + € 3,00 di commissioni)
Ridotto
€ 5,00
(€ 2,00 + € 3,00 di commissioni)
Gratuito (+ € 3,00 di commissioni)
ORARI
domenica e festivi / 9:00 – 14:00
prima domenica del mese / 9:00 – 19:30
giorni di chiusura:
1 gennaio, 25 dicembre
Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate e Anfiteatro Romano