Una mostra per raccontare il Vasari architetto tramite una delle sue opere più notevoli: la Loggia di Piazza Grande
L’allestimento valorizzerà il vasto repertorio cartaceo della Fraternita, con particolare riguardo alla costruzione delle Logge che nel XVI secolo costituirono per Arezzo un vero e proprio rinnovamento urbanistico. Dalla tavola con il San Rocco di Bartolomeo della Gatta, datata 1479, che documenta la consistenza edilizia della piazza prima dell’opera di Vasari, ai primi documenti sulla genesi dell’opera; dal celebre modellino in legno delle logge commissionato dai Rettori a Giorgio Vasari con una lettera del 19 luglio 1572 all’assenso del Granduca per la realizzazione dell’opera; dalle carte relative all’iter costruttivo alla “Veduta di Piazza Grande” dipinta nel tardo ‘700 e attribuita a Cristoforo di Donato Conti. Presenti inoltre preziose testimonianze sulla vita dell’artista – a cominciare dall’atto di battesimo sino alla copia del testamento rogato il 25 maggio 1568 da Raffaello Eschini presso lo Spedale degli Innocenti di Firenze. In mostra anche il Ritratto di Giorgio Vasari di Pietro Ermini, le effigi di coloro che hanno contribuito con i loro lasciti alla realizzazione dell’opera e documenti che attestano l’idea “tutta vasariana” di condurre l’acqua in Piazza Grande e che vedrà impegnata la Fraternita nella nuova impresa dell’acquedotto.
Fraternita dei Laici