Fabio Viale – Aurum

Dal 19 Giugno al 01 Novembre 2022

AUTORE: Fabio Vale

Coordinamento Scientifico:
Alessandro Sarteanesi

Contributo di:
Alberto Fiz
Moira Chiavarini
Piero Tommassoni

Enti patrocinanti:
Comune di Arezzo

Partner:
Le nuove stanze

Aurum indaga i confini, le potenzialità della materia, con la quale l’artista instaura un dialogo a più voci. ll percorso espositivo, provocatorio e suggestivo, si snoda ad Arezzo in più sedi, in spazi sia museali sia cittadini – dalla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea alla Fortezza Medicea, dalla Sala Sant’Ignazio al sagrato del Duomo, alle piazze San Francesco e San Domenico –, coinvolgendo il pubblico in un evocativo racconto per  immagini, che, richiamandosi al classico e all’antico, è capace di descrivere un immaginifico contemporaneo.

La prima personale ad Arezzo dedicata a Fabio Viale intende rendere omaggio alla ricerca pluriennale e alla poetica di uno scultore trai più influenti e riconosciuti della scena internazionale. Nelle oltre quaranta opere che Viale presenta in questa occasione viene inserito, quasi segretamente, un grammo di oro, vero leitmotiv della mostra – metallo duttile e malleabile, indissolubilmente legato alla storia della città di Arezzo, ma allo stesso tempo “minerale di conflitto”, che l’artista sperimenta come elemento significante, anche nella sua accezione più drammatica. Gli innesti, a testimonianza della vena sperimentale dell’artista, contribuiscono al dialogo e allo scambio tra un’iconografia classica, simbolo di bellezza e armonia, e la contingenza dello sguardo, legato a storie altre, a oggetti comuni, elementi tribali, popolari, mitici, a un’attualità non priva di contraddizioni.

Così le opere innescano cortocircuiti nei quali l’arte classica diviene occasione di rielaborazione citazionistica stimolante e provocatoria. La Gioconda, per esempio, viene riprodotta come fosse scolpita su un pannello bidimensionale di polistirolo, annullando a prima vista il peso del marmo. Le sculture di Viale descrivono inoltre un universo popolato di oggetti quotidiani – buste e aeroplanini di carta, copertoni e camere d’aria di gomma, cassette di legno –, ottenuti attraverso la lavorazione del marmo, che nella loro metamorfosi sviluppano una nuova dimensione vitalistica. L’iperrealismo, seppur sensazionale, è un mezzo utilizzato dallo scultore come strumento per oltrepassare pregiudizi, categorie e generi. «Ho sempre cercato nuove soluzioni. Spesso sono stato capace di creare un approccio innovativo alla materia dal punto di vista tecnico e contemporaneamente pensavo di voler rendere il marmo un materiale riconosciuto dalla contemporaneità. Penso che il lavoro della barca di marmo (Ahgalla) sia molto simile al lavoro delle sculture antiche tatuate perché entrambi infrangono un preconcetto. Questo aspetto credo che sia una caratteristica del mio lavoro che indica nell’opera una dualità, che è quella che crea energia e interesse nei confronti della mia arte» (Fabio Viale).

La capacità tecnica dello scultore si unisce a una profonda conoscenza della storia dell’arte, della cultura classica, e dell’importanza pubblica dell’opera, tesa a intercettare le ragioni profonde di un linguaggio figurativo che si nutre di rimandi sempre differenti e non gerarchici.

Location

Piazza San Francesco

Sala Sant’Ignazio

Sagrato del Duomo

Fortezza

Piazza San Domenico

Biglietti

ingresso 8 euro

gratuito per i minori di 12 anni

Orario di apertura

19 giugno – 1 novembre 2022

Lunedì – Venerdi dalle 11.00 alle 19.00

Sabato – Domenica dalle 10.00 alle 20.00

Chiusa il martedì

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