Teatro Petrarca
23 Dic 2023
19:00
Il concerto inaugurale vedrà uno dei più attivi direttori d’orchestra italiani, Marco Angius, alla testa della celebre compagine veneta in un programma di grande bellezza.
Al Teatro Petrarca un concerto con un programma di grande bellezza, a partire dalla pagina cameristica chiamata Idillio di Sigfrido, strettamente legata all’amore di Richard Wagner per Cosima, figlia di Franz Liszt, che fu la sua seconda moglie e gli dette tre figli. Questa musica avvolgente come una promessa d’amore, sognante e luminosa come poche altre pagine wagneriane, fu il regalo a sorpresa per Cosima, che il compositore fece eseguire sulla scala della villa di Tribschen, vicino a Lucerna, da 15 musicisti la mattina del 25 dicembre 1870, giorno del compleanno dell’amata moglie: una pagina intima, serena e dolce, che uscì dall’alveo familiare 8 anni dopo, quando fu consegnata all’editore a causa dei debiti che opprimevano il musicista. Da allora, questo pegno d’amore è diventato una delle pagine wagneriane più amate, la cui melodia trovò spazio anche nella scena finale dell’opera Siegfried, terza giornata della Tetralogia.
Il pianista Alessandro Taverna si cimenterà poi con il virtuosismo brillante della Burleske di Richard Strauss per pianoforte e orchestra, scritta nel 1885-86 per il grande pianista e direttore d’orchestra Hans von Bülow, che di Cosima Liszt era stato il primo marito, oltre che grande apostolo della musica di Wagner. Bülow giudicò ineseguibile il pezzo, che ebbe la sua prima esecuzione da parte di un altro allievo di Liszt, il pianista francese Eugène d’Albert, con l’autore sul podio. L’originalità e l’estrosa brillantezza della Burleske si annuncia fin dalle prime battute, nelle quali sono i timpani ad esporre sottovoce, sul silenzio dell’orchestra, il tema da cui saranno generati tutti gli altri motivi della composizione, che è un ardito banco di prova per tutti gli esecutori.
Questo magnifico programma si concluderà con il capolavoro brahmsiano delle Variazioni sul tema di Haydn op. 56a, scritte nell’estate 1873 come ‘prova generale’ del cimento con la scrittura sinfonica da parte del compositore amburghese, che seppe far tesoro della musica del passato e della tecnica della variazione per affermare il suo stile anche nella storia della sinfonia. Il tema, dal sapore allo stesso tempo antico e popolare, fu trovato da Brahms in un autografo di Haydn, probabilmente destinato alla banda militare dei principi Esterházy, e cita un antico canto processionale austriaco, chiamato “Corale di Sant’Antonio”. Brahms elabora su questo tema 8 variazioni diversissime fra loro, ma nelle quali la linea del basso rimane immutata, come nell’antica forma contrappuntistica della Passacaglia. Un ripensamento, dunque, della musica del passato, in un capolavoro che la rinnova dal suo interno e che si conclude in un finale luminosissimo e grandioso.
Orchestra di Padova e del Veneto
Marco Angius, direttore
Alessandro Taverna, pianoforte
Programma:
R. Wagner: Siegfried-Idyll
R. Strauss: “Burleske” per pianoforte e orchestra
J. Brahms: Variazioni su tema di Haydn, Op. 56a
Teatro Petrarca