Il bambolo
di Irene Petra Zani
Teatro Petrarca
15 Apr 2023
17:30
Un monologo, scritto da Irene Petra Zani, per una Donna e un bambolo gonfiabile. La coppia si trova al mare, su una spiaggia. Lei non sa nuotare e nemmeno il Bambolo.
Regia teatro Giampiero Judica
Assistente regia Anna Zanetti
Con Linda Caridi
Scene e costumi Lucia Menegazzo
Luci Giacomo Marettelli Priorelli
Produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Produzioni e Argot Produzioni
Un monologo, scritto da Irene Petra Zani, per una Donna e un bambolo gonfiabile. La coppia si trova al mare, su una spiaggia. Lei non sa nuotare e nemmeno il Bambolo.
Potrebbe essere estate, ma la Donna si nasconde dentro a un enorme cappotto impermeabile, le cui dimensioni la fanno sembrare una bambina che ha rubato i vestiti dei grandi.
La Donna e il Bambolo stanno insieme da più diecimila anni. Il loro amore è difficilmente degradabile. Come la plastica. Come un’illusione. La plastica non è solo del Bambolo, è il materiale principale della scena e dei costumi, che rafforzano la dimensione non realistica e l’identificazione nella quale la coppia si trova immersa.
Il testo inizia nel momento in cui nella relazione è entrato un terzo personaggio, l’istruttrice di nuoto, che spezza gradualmente la dualità simbiotica della coppia, portando la Donna a vedere il Bambolo come un oggetto inanimato e ad uscire dall’allucinazione salvifica alla quale si è aggrappata per sopravvivere a una ferita indicibile: un abuso familiare subìto durante l’infanzia.
Il testo affronta anche la patologia dell’anoressia, intesa nella sua accezione di sintomo e difesa a seguito di tale abuso. Il Bambolo è la rappresentazione dell’impossibilità di cicatrizzazione di tale ferita ed è, allo stesso tempo, la rappresentazione della sua rimozione.
Teatro Petrarca